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Fotografia dal Web
Una rassegna di foto che hanno segnato qua e la il nostro tempo.
 

02/08/2008
Matrimonio con salto... bagnato!
Conclusione di una festa con un tuffo in piscina, vestito compreso.


02/08/2008
Matrimonio sul filo
La strada della vita di coppia corre su un filo?
Speriamo che in questo caso… il filo non si rompa!



15/01/2007
A Dubai una torre girevole ecosostenibile made in Italy
Aprire gli occhi vedendo il sorgere del sole e cenare davanti al tramonto senza doversi spostare, bensì restando nella propria camera. Sembrerebbe impensabile, dal momento che l’esposizione all’esterno di una stanza consente di godere dell’uno o dell’altro spettacolo. A meno che non sia la stanza a girare per consentire entrambi gli spettacoli offerti dalla natura….Ed è esattamente questa la straordinaria novità che presto sarà un progetto reale a Dubai, negli Emirati Arabi. Si tratta della “Rotating Tower”, la prima costruzione interamente girevole al mondo studiata da tre architetti fiorentini. Il progetto è stato presentato a Firenze il 25 agosto scorso, in occasione della giornata di chiusura del Wrec, IX Congresso mondiale delle energie rinnovabili. Sono fiorentini gli ideatori della struttura. Si tratta di David Fisher, trasferito a Firenze da diversi anni, e dei due soci del suo studio a Lungarno del tempio – Fabio Bettazzi e Marco Sala. Al progetto ha collaborato anche l’ingegnere statunitense Leslie Robertson, padre delle Torri Gemelle del World Trade Center di New York. Un grattacielo avveniristico che celebra il trionfo della dinamicità. Ogni appartamento che troverà spazio su ciascuno dei 59 piani complessivi della torre – alta 250 metri circa – ruoterà in maniera indipendente, staccandosi dagli altri piani. Il risultato sarà dal punto di vista scenico un continuo apparire di forme diverse, dettate dal fluire del tempo. “Gli spostamenti – spiega Fisher - avranno una velocità molto lenta, così da non risultare fastidiosi per gli inquilini della torre, che non percepiranno il movimento”. Non solo spettacolarità scenica. La torre girevole di Dubai sarà inoltre esempio di sostenibilità ambientale. Grazie allo sfruttamento dell’energia del sole e del vento, il grattacielo sarà infatti autosufficiente dal punto di vista energetico. “L’energia elettrica – continua Fisher - sarà prodotta da una serie di ventole - generatori eolici – che verranno installate negli spazi liberi e vuoti tra i piani e sfrutteranno la forza del vento come se fossero mulini. E anche i singoli piani, girando grazie al vento, produrranno energia”. “In più ci saranno i pannelli solari, che verranno posizionati sui tetti di ciascun piano e che durante la giornata, ruotando, rimarranno parzialmente esposti alla luce. In questo modo l’edificio non solo produrrà l’energia che gli è necessaria ma sarà anche in grado di venderla all’esterno. Secondo i nostri calcoli in un anno la torre fornirà circa 190 milioni di kilowatt di energia, per un valore di oltre 7 milioni di euro”. Il fatto che la struttura sia composta da piani singoli e distinti consentirebbe inoltre l’ulteriore vantaggio di alta resistenza ed elasticità, con il risultato di una notevole componente antisismica. Il via ai lavori è previsto entro tre mesi. La torre dovrebbe essere ultimata nel giro di due anni e mezzo circa. Tempi quindi assolutamente brevi, consentiti dall’utilizzo di strutture prefabbricate. La torre – spiegano gli autori del progetto – avrà un nucleo centrale portante in cemento armato, sul quale saranno installate le unità prefabbricate, complete di impianti elettrici ed idraulici. In tal modo un intero piano potrà essere assemblato in pochi giorni. Il costo della realizzazione è stato stimato pari a 500 milioni di dollari. Si calcola che la spesa dei lavori dovrebbe essere ripagata dal risparmio energetico nel giro di 56 anni.

fonte: edilportale

30/12/2006
Il tedesco Ulmer in volo
Quattro trampolini: il tedesco Ulmer in volo.

Fonte www.ansa.it

22/10/2006
Storica Vanessa Ferrari, scricciolo d'oro
L'Azzurra vince la finale del concorso generale ai Mondiali, dopo un perfetto esercizio al corpo libero sulle note di Nessun dorma. Un infortunio ha costretto al forfait la campionessa uscente Memmel L'azzurra vince la finale del concorso generale ai Mondiali, dopo un perfetto esercizio al corpo libero sulle note di Nessun dorma. Un infortunio ha costretto al forfait la campionessa uscente Memmel Vanessa Ferrari è nata a Orzinuovi il 10/11/90. ReutersAARHUS (Danimarca), 19 ottobre 2006 - La bresciana Vanessa Ferrari alla prima finale mondiale della sua vita, nell'all-around, si è aggiudicata l'oro. Nonostante un'incertezza alla trave, il meraviglioso esercizio al corpo libero (15,500 il punteggio) ha ristabilito le distanze con le avversarie. La 15enne italiana ha chiuso le quattro rotazioni con il punteggio di 61.025, precedendo la statunitense Jana Bieger (60.750) e la rumena Sandra Raluca Izbasa (60.250). Nella prima delle sue quattro finali, la Ferrari ha fatto tutto bene, tranne nella trave (era la terza rotazione) con una caduta dopo un salto con avvitamento. Ma è stato solo un piccolo passo falso in una prova che l'ha vista sempre protagonista, a cominciare dal volteggio (l'unico attrezzo dove non ha centrato la finale), il suo tallone d'Achille intepretato comunque al meglio e chiuso con il punteggio di 14,800. Meglio è andata nelle parallelle asimmetriche, dove ottiene uno strepitoso 15.825 (15.700 nelle qualificazioni) frutto di grinta, precisione, sicurezza e velocità di esecuzione. La lombarda si porta così in testa dopo la seconda rotazione (30.625), con la cinese Pang seconda. Poi la trave, con la caduta che non scalfisce le sue sicurezze (ottima ripresa e una bella uscita): 14.900 il voto, secondo posto generale e un incoraggiamento dal suo tecnico Enrico Casella, "Stai tranquilla". Al corpo libero si compie il capolavoro. La Pang si autoelimina al volteggio con una caduta in uscita, mentre la Bieger esegue un ottimo esercizio e vola in testa. Sulle note di Nessuna dorma il suo esercizio al corpo libero rasenta la perfezione, nessuna imprecisione e una determinazione da ginnasta consumata. I giudici le assegnano 15.500 e la portano sul tetto del mondo. Prima dell'ultima fatica la bresciana aveva perso la rivale numero uno, la campionessa iridata in carica, la statunitense Chellsie Memmel, costretta a rinunciare all'ultimo atto del concorso generale per un infortunio alla spalla destra. La fuoriclasse nordamericana, che si era qualificata al primo posto seguita proprio dalla Ferrari, si è fatta male mercoledì sera durante l'esercizio alle parallele asimmetriche nella finale a squadre poi vinta dalla Cina. La Memmel era caduta mancando la presa dello staggio basso ma aveva ripreso e portato a termine l'esercizio. Giovedì mattina durante l'allenamento si è accorta di non farcela e nel pomeriggio ha optato per il ritiro. L'iridata cercherà comunque di esserci per la finale al corpo libero di sabato dove troverà ancora Vanessa Ferrari. In passato le sole medaglie iridate della ginnastica femminile italiana erano state conquistate nel 1950 da Wanda Nuti e Licia Macchini ai Mondiali di Basilea. Le due azzurre furono argento e bronzo alla trave, contribuendo al terzo posto dell'Italia nel concorso a squadre. Domani la Ferrari cercherà di fare il bis nella finale delle parallele asimmetriche, mentre in campo maschile l'Italia punta su Andrea Coppolino e Matteo Angioletti agli anelli.


10/09/2006
Il nastro della Sposa, Saint Sauvant, Poitou, Francia
E' il 1951.
Una tradizione della regione francese del Poitou, vuole che, il giorno delle nozze, la sposa accompagnata in corteo dallo sposo e dagli invitati, percorra a piedi il tragitto (in questo caso, 4 chilometri) che separano la casa, o la fattoria, dal centro del paese.
Lungo il cammino, davanti ad ogni casa, troveranno un nastro teso tra due sedie che gli sposi dovranno tagliare.



10/07/2006
Poo-po-po-po-pooopo: ecco come è nato il tormentone azzurro
E' diventato il tormentone dei Mondiali, l'inno degli azzurri ma in origine inno della tifoseria della squadra belga del Bruges.
La canzone, che sta accompagnando da un mese la nostra nazionale, riprende un noto brano dei White Stripes, Seven Nation Army, tratto dal vendutissimo album Elephant.
Ad averla importata sono stati i tifosi romanisti. Tutto è nato dalla partita della Roma a Bruges, il 12 febbraio 2006. Quando il Bruges ha pareggiato, gli altoparlanti dello stadio hanno diffuso la fatidica canzone in originale, inno della tifoseria della squadra fiamminga.
Poi Perrotta ha segnato il gol del 2-1 e tutti i romanisti hanno intonato, per sberleffo, il ritornello. Da quella serata i White Stripes hanno accompagnato la Roma in tutte le partite fino a raggiungere tutti gli stadi di Germania 2006.
C'è però chi, come alcuni tifosi del Castellammare di Stabia sostengono che questo inno sia stato lanciato dagli altoparlanti della partita Juve Stabia-Cavese nel dicembre 2004.



30/06/2006
Occhi mondiali
Stravaganze durante la partita del mondiale Germania 2006


29/05/2006
EAGLES FAREWELL I
Con un concerto degli Eagles, celeberrima e storica band del filone country-rock statunitense, in programma all’Arena di Verona il 29 maggio 2006, si apre la prima edizione di “Verona Music Festival”, la nuova manifestazione promossa dall’Assessorato allo Spettacolo del Comune di Verona in collaborazione con la Fondazione Arena.
“Verona Music Festival”, che si terrà dal 29 maggio al 3 giugno 2006 in Arena, è stato ideato dai due enti promotori per dar vita ad un appuntamento fisso con la musica popolare contemporanea che contribuisca, oltre a creare un evento di rilevanza internazionale, anche a razionalizzare, con una pianificazione organica e concentrata in una settimana, i vari concerti usualmente ospitati nell’Anfiteatro prima dell’inaugurazione del tradizionale Festival Lirico Areniano.
Gli EAGLES si stanno avvicinando ai 35 anni di carriera, hanno legato il loro nome al country-rock, vendendo milioni di dischi ed entrando di diritto nella storia della musica popolare con una canzone, “Hotel California”, che per milioni di fans in tutto il mondo rappresenta ancora oggi una fotografia della mitizzata West Coast americana. “Farewell I” (il tour d’addio) è il nome del tour mondiale e l’evento dell’estate.
La loro formazione sarà: Don Henley (batteria, voce) e Glenn Frey (chitarra, voce) alla guida, seguiti da Timothy B. Schmitt, il bassista dal falsetto dolcissimo (sua la voce in “I cant’t tell you why") e Joe Walsh (chitarra).



21/05/2006
Madre natura
L'allattamento.



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