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...l'Eclissi totale

Martedì 23 aprile 2024 ore 11:00
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l'Eclissi totale
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L'eruzione del 23 luglio 2001 vista dal satellite.
A volte è difficile rendersi conto della grandezza di un evento se non da un punto di vista inusuale
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11 agosto 1999
Un'eclissi totale di Sole è evento rarissimo; per ogni dato punto sulla Terra si ripete ad intervalli di decine se non centinaia di anni. Non ci saranno altre eclissi totali in Italia prima del 2081; la Turchia, per una curiosa coincidenza, ne avrà invece un'altra fra pochi anni, nel 2006.
La rarità dipende dal fatto che Luna orbita intorno alla Terra su un piano che è inclinato di circa 5 gradi rispetto a quello su cui la Terra gira intorno al Sole. Quindi, solo raramente Terra, Luna e Sole si trovano perfettamente allineati, in modo che l'ombra della Luna cada sulla Terra, o quella della Terra sulla Luna (si ha allora una eclissi di Luna).
Inoltre, solo quando la Luna è più vicina alla Terra, e quindi ci appare più grande, l'eclissi può essere totale, invece che anulare.
Le eclissi di Luna si ripetono con molto maggiore frequenza su un dato luogo terrestre perché il cono d'ombra gettato dalla Terra è quaranta volte più ampio di quello lunare.

 
Un'eclissi si verifica quando tre corpi celesti sono perfettamente allineati tra loro. Quando la Luna si interpone tra la Terra ed il Sole, in modo da oscurare quest'ultimo, si ha una eclissi di Sole; quando e' la Terra ad interporsi tra Luna e Sole, e getta quindi la sua ombra sulla Luna, si ha una eclissi di Luna. La Luna orbita intorno al Sole in circa 29 giorni e mezzo (da cui la durata del nostro mese). Poiche' pero' la sua orbita si svolge su un piano inclinato di circa 5 gradi rispetto al piano su cui orbita la Terra intorno al Sole, solo raramente la Luna passa esattamente davanti al disco solare e produce una eclisse. In genere, la Luna passa poco "sopra" o poco "sotto" il Sole, e la sua ombra si perde nello spazio vuoto. In questa fase, la Luna e' detta Luna nuova, perche' per qualche giorno e' invisibile, prima di "rinascere" col primo spicchio, trovandosi in una direzione prossima al Sole. Solo ogni sei mesi, in media, la Luna passa esattamente sulla linea che congiunge Terra e Sole, e si ha allora una eclissi di Sole. Si possono avere tre tipi di eclissi di Sole: parziale, anulare, e totale. Si ha una eclissi parziale quando la Luna copre solo parte del disco solare. In Italia l'eclissi dell'11 agosto sara' visibile come eclissi parziale: solo una percentuale tra il 70 e l'95% circa del Sole sara' infatti coperta. Poiche' l'orbita della Luna (come quelle di tutti i corpi del sistema solare) e' ellittica, il nostro satellite si trova a volte piu' vicino, a volte piu' lontano dalla Terra. Quando la Luna e' piu' lontana, il suo diametro apparente e' minore, e quindi la Luna non riesce a coprire interamente il disco solare, anche se fosse perfettamente centrata su di esso. Si ha allora una eclissi anulare. Infine, quando la Luna e' piu' vicina, il suo corpo riesce a coprire interamente il Sole, e si produce il meraviglioso e rarissimo spettacolo dell'eclissi totale. Rarissimo, perche' la regione terrestre da cui l'eclissi appare totale e' in genere ristretta ad una fascia di trecento chilometri al massimo. Il rapido moto di rotazione della Terra, combinato col moto della Luna, fanno si' che una eclissi totale sia oltretutto molto breve, al massimo 7 minuti. Il fatto stesso che l'eclissi possa accadere e' quasi un miracolo: solo la coincidenza che la piccola Luna sia cosi' vicina alla Terra da apparire estesa quanto o poco piu' dell'immensamente grande Sole, la rende possibile. L'eclissi dell' 11 agosto sara' totale in una fascia di circa cento chilometri che attraversera' l'Europa centrale, e durera' al massimo due minuti e 40 secondi. La fase parziale che precede e segue l'eclisse durera' invece in tutto quasi tre ore.
 
La storia dell'eclissi
La storia delle eclissi è antica quanto la storia dell'umanità. Tutti i popoli dell'antichità hanno registrato, nei loro miti e racconti, il mistero del Sole che si spegne. Probabilmente lo stesso sviluppo dell'astronomia ha ricevuto un decisivo impulso dal desiderio di prevedere le eclissi di sole e luna. Si può immaginare di quale prestigio potessero godere nel passato quegli astronomi che, analizzando lunghe serie di osservazioni accumulate nel corso di secoli, riuscivano a scovare regolarità nella successione apparentemente capricciosa delle eclissi, e quindi potevano prevederne l'occorrenza. Si racconta che due astronomi cinesi del 2300 a.C., Hsi e Ho, pagassero con il taglio della testa la loro colpa di non aver previsto una eclissi di Sole. Forse messi in guardia da questo deprorevole incidente, gli astronomi Babilonesi, intorno al quinto secolo a.C. avevano individuato dei cicli, detti saros, durante i quali le eclissi si ripetevano nelle stesse date dell'anno. Non a caso, la parola magia viene dai Magi, la casta sacerdotale dei Medi persiani, dediti all'astrologia. Ma anche Greci e Romani erano sensibili al fascino del buio a mezzogiorno. Erodoto, con divertita ironia, narra dell'eclissi di Sole che spaventò Serse nel momento in cui stava per sferrare il disastroso attacco alla Grecia nel 480 a.C. I suoi magi, però, lo assicurarono che l'eclissi era un buon segno, perchè "la Luna è con noi, il Sole è con i Greci": se la Luna oscura il Sole, quindi, la vittoria è sicura. Plutarco poi era un avido narratore di presagi connessi ad eclissi: molti personaggi delle sue Vite Parallele nascono, muoiono, o compiono grandi gesta in coincidenza di eclissi di sole o luna. Romolo supera tutti: secondo Plutarco, viene concepito durante una eclissi di Sole e muore (o viene assunto in cielo come divinità) durante un'altra. Per gli astronomi, le eclissi di Sole costituiscono croce e delizia. In mancanza di satelliti artificiali che studiassero il Sole da vicino, le eclissi di Sole erano nel passato l'unico modo per studiare la corona solare ed altri aspetti della superficie del Sole. Purtroppo però spesso le eclissi sono osservabili solo all'altro capo del globo, da sperdute isolette della Polinesia o in piena Africa. Portare strumenti delicati e astronomi ancora più delicati in zone malariche e lontanissime era un'impresa rischiosa, oltreché costosa. Nel 1914, per esempio, i componenti di una spedizione tedesca in Crimea vennero arrestati in blocco prima ancora di cominciare le osservazioni. Il Sole aveva scelto un cattivo momento per eclissarsi: la Germania infatti aveva appena dichiarato guerra alla Russia. La spedizione era stata organizzata per verificare le predizioni di Einstein della Relatività Generale. Nel 1919, in un'Europa ancora fumante delle rovine della guerra, una spedizione simile venne organizzata dagli Inglesi verso una piccola isola dell'Atlantico. La spedizione stavolta ebbe successo: Einstein aveva ragione, e la teoria che sconvolse il concetto di spazio e tempo ricevette il crisma della verifica scientifica proprio mediante un' eclissi di sole, come sarebbe piaciuto a Plutarco.
 
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