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Campionessa Mondiale Crono
| MARI HOLDEN
Ventinove anni. Statunitense.
(Campionessa Mondiale Crono - Medaglia d'argento alle Olimpiadi di Sydney)
Anche per Mari il millennio non poteva partire in modo migliore, in considerazione
dell'iride colto a cronometro e dell'argento olimpico di Sydney.
Come la stragrande maggioranza delle cicliste americane è arrivata tardi al ciclismo, prima ha praticato, con ottimo profitto, altri sport.
Atleticamente Mari Holden, è un misto di forza e potenza proiettata su una base aerobica tra le migliori del panorama internazionale.
Umanamente è ragazza dalla vispa intelligenza accompagnata da una evidente simpatia e queste doti arricchiscono non poco la sua essenza sportiva.
Il suo curriculum ciclistico, dopo esser stata la triathleta dell'anno nel
1991, segna la prima nota nel 1993, grazie al sesto posto nei campionati nazionali statunitensi a cronometro.
Nel 1995 il suo deciso passaggio al ciclismo la pone in grande evidenze grazie alle vittorie a
Point Mogu, Lousville, a Colorado nel Memorial John Stenner, nella tappa a cronometro del
Power Bar e, soprattutto nei Campionati Usa della specialità.
A fine anno distrugge il primato statunitense sui 40 chilometri dimostrando che può valere il primato dell'ora.
Nel '96 viene ingiustamente esclusa dalla formazione olimpica nonostante i ripetuti successi nell'amico cronometro e nelle prove dei
"Trias" della specialità.
Vince di nuovo il titolo americano "contro le lancette".
Nel 1997, a dimostrazione della sua intelligenza e della sua chiara volontà di migliorarsi, comincia a trasferirsi con una certa frequenza in Europa, ovvero nel ciclismo che conta, raccogliendo subito un'infinità di significativi piazzamenti. Vince le prove a tappe di
Red River e Meridian Bicycle e si conferma come una delle emergenti del panorama internazionale.
Esplosivo il suo inizio nella stagione '98, quando vince ben due corse a tappe: il
Redlands Bicycle e, in Nuova Zelanda, lo Street Skills dove, alla classifica finale aggiunge anche la
prova a cronometro.
Alla Vuelta di Mallorca vince la crono e giunge seconda nella classifica finale.
Quindi riconquista il titolo statunitense a cronometro.
Nel 1999 si trasferisce in pianta stabile in Europa.
Tra le sue vittorie una tappa del Tour de Snowy, una tappa dell'Hewlett Packard (dove è seconda nella classifica finale) ed entrambi i
titoli statunitensi, strada e crono.
Al Tour de France dopo aver non poco aiutato la compagna Ziliute verso il successo trova il tempo per finire ottava nella generale finale.
Nell'ultima stagione è sempre protagonista.
Vince il Tour de Willamette, più due tappe; il Tour of the Gila, i campionati americani a cronometro, è
medaglia d'argento alle Olimpiadi di Sydney nella specialità preferita e, sempre nell'amico crono, conquista il suo primo
Titolo Mondiale.
Nella stagione 2001, in maglia Alfa Lum, tenterà il Record dell'Ora.
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