APS-H |
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sensore con formato ridotto, circa il 60% del FF. Fattore crop 1.3, solo Canon |
Artefatti |
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Difetti dell’immagine creati dallo strumento usato per registrarla (come il sensore delle fotocamere digitali) o stamparla. Tipicamente, la compressione Jpeg crea degli artefatti, che si manifestano come microrettangoli o quadrati di “grana” colorata. |
ASA |
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(American Standards Association). Ente americano preposto a stabilire gli standard industriali, tra cui il sistema di sensibilità delle pellicole. Raddoppiando il valore ASA, raddoppia la sensibilità alla luce. E’ stato sostituito con il sistema ISO che ingloba anche lo standard tedesco Din |
ASCII |
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Set standard di caratteri adottati nei computer per i software. All’interno della codifica ASCII estesa sono compresi, poi, i simboli propri di ogni lingua. |
Asferica, Lente |
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La maggior parte dei dispositivi che generano la curvatura di una lente producono superfici sferiche. La curvatura di una lente asferica, invece, non costituisce una parte di sfera e ha richiesto per anni un processo produttivo complesso. La diffusione delle lenti asferiche per ridurre le aberrazioni anche degli obiettivi più economici, è stata resa possibile ricorrendo a lenti ibride ottenute abbinando un strato polimerico su una lente sferica cui dare forma asferica con uno stampo. Lenti asferiche in vetro vengono prodotte stampando ad alta temperatura la lente grezza |
ASP |
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"Aspherical", obiettivo con elemento asferico |
ASSE OTTICO |
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Linea immaginaria che attraversa il centro di un sistema ottico, e ne costituisce l'asse di simmetria. |
ASTIGMATISMO |
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Aberrazione extraassiale la quale fa sì che linee perpendicolari fra loro poste su un piano frontale all'obiettivo vadano a fuoco su differenti piani focali. |
Athlon |
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Microprocessore (CPU) prodotto dalla AMD per i computer che usano il sistema operativo Windows. |
ATTINICO |
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Indica la capacità della luce di produrre variazioni nei materiali che ad essa vengono esposti, come le emulsioni fotografiche. Su queste la luce blu è maggiormente attinica. |
Autochrome |
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Sistema per realizzare immagini positive a colori trasparenti ideato dai Fratelli Lumiére (1907) utilizzando un sottile mosaico di particelle (ottenute con la fecola di patate) colorate nei tre colori additivi. Il mosaico, applicato alla lastra per la ripresa e poi messo a registro con la sua stampa positiva ricompone i colori attraverso la visione per trasparenza. |
AUTOFOCUS |
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Sistema elettrico di controllo automatico della distanza di messa a fuoco. Il controllo automatico può essere di vari tipi. A priorità di fuoco (single servo): l'otturatore dell'apparecchio resta bloccato se la messa a fuoco non è perfetta; a priorità di scatto (continous focus): l'apparecchio può scattare anche se la messa a fuoco non è perfetta; a previsione: il circuito autofocus calcola il punto in cui si troverà un soggetto che si muove in direzione dell'apparecchio ad alta velocità. La maggioranza dei sistemi è disinseribile. La limitata sensibilità non consente facilmente la regolazione in cattive condizioni di luce. Per questo alcuni modelli sono dotati di un illuminatore ad infrarossi incorporato che consente entro alcuni metri all'autofocus di funzionare. |
AUTOMATISMO PER LA PROFONDITÀ DI CAMPO |
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Automatismo programmato, presente su alcune fotocamere, con il quale si può ottenere la massima profondità di campo possibile in determinate condizioni di ripresa. Il sistema è impostato per scegliere il diaframma più chiuso possibile compatibilmente agli altri parametri. |
Autoscatto |
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Dispositivo meccanico o elettronico che permette di impostare lo scatto ritardato dell’otturatore della fotocamera, ad esempio, per autofotografarsi o ridurre il rischio di vibrazioni con i tempi lunghi di esposizione usando il treppiedi. |
Av |
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priorità diaframma, in alcune es. Nikon la sigla è A |
Azione |
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Una sequenza di operazioni predeterminate o decise dall’utente che possono essere effettuate in un programma di fotoelaborazione. |
Back-Up |
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Procedimento di copia dei dati dal disco rigido del computer ad un supporto diverso per garantirsi una riserva degli stessi in caso di perdita o cancellazione accidentale. |
Bagno d'arresto |
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Soluzione acida per bloccare l’azione dello sviluppo. Riduce inoltre la contaminazione del fissaggio dovuta agli alcali dello sviluppo. Va utilizzato solo con le carte baritate. |
BANCO OTTICO |
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Macchina fotografica di grande dimensione con possibilità di cambiare l'inclinazione dell'obiettivo con il piano pellicola. |
BANK |
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Gruppo luce di grandi dimensioni e superficie di grande potenza per ottenere una forte intensità luminosa a basso contrasto. |
Barite |
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Sostanza (solfato di bario) utilizzata per sbiancare il supporto delle carte (dette baritate). Viene stesa come strato tra base ed emulsione. |
BASCULAGGIO |
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Movimento per variare fra loro l'angolo del piano pellicola o del piano ottico di una fotocamera di grande formato a visione diretta. |
BASCULARE |
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Cosa vuol dire basculare: Il basculaggio è un’altra peculiarità tipica dei banchi ottici professionali.
Detto in una parola il basculaggio serve ad estendere la messa a fuoco su punti del soggetto che cadono a distanze diverse dal piano focale (pellicola o sensore), come una scatola posta di tre quarti, o due oggetti posti a diversa distanza.Di norma per avere a fuoco tutta una superficie che non è parallela con il piano pellicola/sensore, si mette a fuoco in un punto intermedio e si chiude il diaframma in modo da rendere nitido tutto il piano usando l’aumentata profondità di campo data dal diaframma chiuso.
Non sempre però è possibile avere tutta la superficie nitida chiudendo semplicemente il diaframma, e man mano che si chiude il diaframma si rischia di entrare nella zona della diffrazione, che è quell’aberrazione ottica causata dal diaframma molto chiuso che porta ad un “ammorbidimento” generale della nitidezza globale dell’intera immagine.
Si ricorre al basculaggio anche per avere a fuoco due soggetti che giacciono su punti molto distanti tra loro. Quando si bascula l’obiettivo si fa in modo che la distanza tra i punti del soggetto più vicini e più lontani dal piano pellicola/sensore si omogenizzino su un’unica distanza, quindi su un unico piano di fuoco. La chiusura del diaframma anche non al massimo permetterà poi di estendere la nitidezza anche all’interno del piano di fuoco. |
Batteria |
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E’ costituita da un inseme di pile o accumulatori. |
Baud |
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La velocità alla quale si trasferiscono i dati su linea telefonica; valori tipici sono 56600 Baud per una linea analogica e 64.000 o 128.000 per linea digitale ISDN. La velocità in Baud (Baud rate) corrisponde approssimativamente a quella in bps (bit per secondo). |
Bayer pattern |
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Consiste in un retino composto dai tre colori fondamentali (rosso, verde e blu), collocato sul sensore di ripresa il quale è composto da pixel monocromatici. Tramite tale retino si ottiene la formazione del colore per sintesi additiva. |
BELLOWS |
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Termine inglese per designare il soffietto estensore per macrofotografia. |
BG |
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"Battery Grip", impugnatura aggiuntiva con batterie supplementari, a volte "Motor Pack" sulle reflex analogiche (per avanzamento pellicola) |
Bilanciamento del bianco |
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Funzione di misurazione che informa fotocamere e videocamere digitali su come rappresentare i colori, basandosi sulla temperatura di colore delle diverse sorgenti luminose. Quasi tutte le fotocamere digitali dispongono del bilanciamento del bianco automatico (white balance) ed alcune consentono anche al fotografo di regolarlo manualmente. |
Bilanciamento del colore |
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Modo in cui i colori in un’immagine vengono, nel complesso, rappresentati. Essi potrebbero essere uguali a quelli che apparivano sulla scena o sul soggetto oppure modificati per generare una sensazione diversa. |